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Pillole di saggezza

La vita è troppo bella… Vivila!

La vita è troppo bella… vivi!

Ho perdonato errori quasi imperdonabili.

Ho cercato di sostituire persone insostituibili

e di dimenticare persone indimenticabili.

Ho agito d’impulso.

Sono rimasto deluso da alcune persone,

ma anche io ne ho deluse alcune.

Ho abbracciato per proteggere.

Ho riso quando non si poteva farlo.

Mi sono fatto amici per l’eternità.

Ho amato e sono stato amato,

ma sono anche stato respinto.

Sono stato amato e non ho saputo ricambiare.

Ho gridato e saltato per la gioia.

Ho vissuto d’amore e fatto giuramenti eterni,

ma ne ho anche rotti molti.

Ho pianto ascoltando musica e guardando fotografie.

Ho chiamato solo per ascoltare una voce.

Mi sono innamorato per un sorriso.

Ho pensato di poter morire di nostalgia e…

Ho avuto paura di perdere qualcuno di speciale

ed ho finito per perderlo.

Però sono sopravvissuto! Sono ancora vivo! Non mi stanco della vita!

E nemmeno tu devi stancartene… Vivi!

Combattere con determinazione è un bene,

abbracciare la vita e vivere con passione.

Perdere con classe e vincere con audacia,

perché il mondo appartiene a chi osa

e la vita è troppo bella per essere insignificante.

Charlie Chaplin

TEMPO LIBERO

Che vita è mai questa se,

pieni d’impegni,

non abbiamo tempo per fermarci e ammirare.

Né per sostare sotto i rami e fissare a lungo,

come pecore o mucche.

Né per vedere, passando tra boschi,

 scoiattoli che nascondono le loro noci nell’erba.

Né per osservare, in pieno giorno,

ruscelli pieni di stelle, come cieli di notte.

Né per voltarci verso la bellezza,

e ammirare i suoi piedi che sanno danzare.

Né per aspettare che la sua bocca completi il sorriso che le parte dagli occhi.

Una povera vita è questa se,

pieni d’impegni,

non abbiamo tempo per fermarci a guardare.

W. H. Davies

LA PACE DELLA NATURA

Quanto più uno vive solo,

sul fiume o in aperta campagna,

tanto più si rende conto che non c’è nulla

di più bello e più grande

del compiere gli obblighi della propria vita quotidiana,

semplicemente e naturalmente.

Dall’erba dei campi alle stelle del cielo,

ogni cosa fa proprio questo;

c’è tale pace profonda

e tale immensa bellezza nella natura,

proprio perché nulla cerca di trasgredire i suoi limiti.

Tagore

Per dialogare bisogna saper amare…

Il dialogo nasce da un atteggiamento di rispetto verso un’altra persona,

dalla convinzione che l’altro abbia qualcosa di buono da dire;

presuppone fare spazio, nel nostro cuore, al suo punto di vista,                                    

alla sua opinione e alle sue proposte.                                                                                                            

Dialogare significa un’accoglienza cordiale       

e non una condanna preventiva.                                                                      

Per dialogare bisogna sapere abbassare le difese,                                                      

aprire le porte di casa                                                                                                   

 e offrire calore umano.

Papa Francesco

VIVERE COSI’…

Non vivere su questa terra
come un inquilino
oppure in villeggiatura
nella natura,
vivi in questo mondo
come se fosse la casa di tuo padre
credi al grano, al mare, alla terra
ma soprattutto all’uomo.

Ama la nuvola, la macchina, il libro
ma innanzi tutto ama l’uomo.
Senti la tristezza
del ramo che si secca
del pianeta che si spegne
dell’animale infermo
ma innanzitutto la tristezza dell’uomo.

Che tutti i beni della terrestri
ti diano gioia,
che le ombre e il chiaro
che le quattro stagioni
ti diano gioia,
ma che soprattutto, l’uomo
ti dia gioia.

 

Nazim Hikmet

LUCE, PACE, AMORE

La pace guardò in basso
e vide la guerra,
“Là voglio andare” disse la pace.

L’amore guardò in basso
e vide l’odio,
“Là voglio andare” disse l’amore.

La luce guardò in basso
e vide il buio,
“Là voglio andare” disse la luce.

Così apparve la luce
e risplendette.

Così apparve la pace
e offrì riposo.

Così apparve l’amore
e portò vita.

L. Housman

Uno sguardo e un ascolto di tenerezza e di contemplazione

Vi è uno stile mariano nell’attività evan­gelizzatrice della Chiesa.
Perché ogni volta che guardiamo a Maria torniamo a credere
nella for­za rivoluzionaria della tenerezza e dell’affetto.
In lei vediamo che l’umiltà e la tenerezza non sono virtù dei deboli
ma dei forti, che non hanno bi­sogno di maltrattare gli altri
per sentirsi impor­tanti.
Guardando a lei scopriamo che colei che lodava Dio
perché « ha rovesciato i potenti dai troni »
e « ha rimandato i ricchi a mani vuote » (Lc 1,52.53)
è la stessa che assicura calore do­mestico alla nostra ricerca di giustizia.
È anche colei che conserva premurosamente « tutte que­ste cose,
meditandole nel suo cuore » (Lc 2,19).
Maria sa riconoscere le orme dello Spirito di Dio
nei grandi avvenimenti ed anche in quel­li che sembrano impercettibili.
È contemplati­va del mistero di Dio nel mondo,
nella storia e nella vita quotidiana di ciascuno e di tutti.
È la donna orante e lavoratrice a Nazaret,
ed è anche nostra Signora della premura,
colei che parte dal suo villaggio per aiutare gli altri « senza indugio » (Lc 1,39).
Questa dinamica di giustizia e di tene­rezza,
di contemplazione e di cammino verso gli altri,
è ciò che fa di lei un modello ecclesiale per l’evangelizzazione.

Papa Francesco

 

I nove requisiti per una vita felice

1. Salute sufficiente a rendere il lavoro un piacere.
2. Benessere sufficiente a sostenere i tuoi bisogni.
3. Forza per combattere contro le difficoltà e superarle.
4. Grazia sufficiente a confessare i tuoi peccati
e ad abbandonarli.
5. Pazienza sufficiente a lavorare
fino a che qualcosa di buono venga ottenuto.
6. Carità sufficiente a vedere qualcosa di buono nel tuo vicino.
7. Amore sufficiente a spingerti ad essere utile e di aiuto agli altri.
8. Fede sufficiente a rendere reali le cose di Dio.
9. Speranza sufficiente a rimuovere tutte le paure ansiose
riguardanti il futuro.

W. Goethe

Inno sulla Perla

Posi (la perla), fratelli miei,

sul palmo della mia mano,

per poterla esaminare.

Mi misi ad osservarla dall’uno e dall’altro lato:

aveva un solo aspetto da tutti i lati.

(Così) è la ricerca del Figlio, imperscrutabile,

perché essa è tutta luce.

Nella sua limpidezza, io vidi il Limpido,

che non diventa opaco;

e nella sua purezza, il simbolo grande

del corpo di nostro Signore, che è puro.

Nella sua indivisibilità,

io vidi la verità, che è indivisibile.

                                       Sant’Efrem, il Siro

Orme sulla sabbia

Questa notte ho fatto un sogno,
ho sognato che camminavo sulla sabbia
accompagnato dal Signore,
e sullo schermo della notte erano proiettati
tutti i giorni della mia vita.
Ho guardato indietro e ho visto che
per ogni giorno della mia vita,
apparivano orme sulla sabbia:
una mia e una del Signore.
Così sono andato avanti, finché
tutti i miei giorni si esaurirono.
Allora mi fermai guardando indietro,
notando che in certi posti
c’era solo un’orma…
Questi posti coincidevano con i giorni
più difficili della mia vita;
i giorni di maggior angustia,
maggiore paura e maggior dolore…
Ho domandato allora:
“Signore, Tu avevi detto che saresti stato con me
in tutti i giorni della mia vita,
ed io ho accettato di vivere con te,
ma perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti
peggiori della mia vita?”
Ed il Signore rispose:
“Figlio mio, Io ti amo e ti dissi che sarei stato
con te durante tutta il tuo cammino
e che non ti avrei lasciato solo
neppure un attimo,
e non ti ho lasciato…
i giorni in cui tu hai visto solo un’orma
sulla sabbia,
sono stati i giorni in cui ti ho portato in braccio”.

                                          Margaret Fishback Power